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286 • BPA     A. Gargiulo, P. Dolce, G. Margherita





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            Profili psicodinamici dell’autolesività


            non suicidaria in adolescenza:

            dalla dimensione intrapsichica


            a quella interpersonale



                                                                        1
                                                            Anna Gargiulo , Pasquale Dolce , Giorgia Margherita 1
                                                                                      2
                                                 1  Dipartimento di Studi Umanistici, Università di Napoli Federico II
                                                  2  Dipartimento di Sanità Pubblica, Università di Napoli Federico II

                                                                                    anna.gargiulo2@unina.it




                ᴥ ABSTRACT. Negli ultimi anni numerosi studi hanno indagato l’autolesività non suicidaria, tuttavia, pochi hanno
            approfondito le funzioni psichiche latenti inquadrandole in termini di criteri diagnostici. Lo studio, che ha coinvolto
            108 adolescenti con condotte autolesive, ha avuto l’obiettivo di identificare eventuali profili di autolesionismo,
            incrociando elementi relativi al quadro sindromico con funzioni psichiche sottostanti. Sono emersi due profili
            principali: un “autolesionismo grave”, caratterizzato da comportamenti autolesivi ripetitivi, funzioni psichiche di
            tipo intrapsichico e da basso investimento corporeo; un “autolesionismo moderato” associato a comportamenti
            episodici, funzioni interpersonali e da un alto investimento corporeo.




               Parole chiave: Autolesività non suicidaria, Profili, Adolescenza, Funzioni psichiche










            INTRODUZIONE                                     Presaghi  e Gratz, 2011; Cipriano, Cella e Cotrufo, 2017;
                                                             Plener,  Schumacher,  Munz  e  Groschwitz,  2015).  Inoltre,
               Negli  ultimi  anni  abbiamo  assistito  ad  un  incremento   si  tratta  di  un  comportamento più diffuso tra  le  ragazze
            dei  comportamenti  di  autolesività  non  suicidaria  (ASN),   (Bresin  e  Schoenleber,  2015;  Gargiulo e  Margherita,  2014;
            definita come danno intenzionale ed autoinflitto del proprio   Valencia-Agundo, Corbet Burcher, Ezpeleta e Kramer, 2018),
            tessuto corporeo senza alcun intento suicida e per scopi non   con  differenze  di  genere  evidenziate  in  base  all’eziologia,
            sanzionati  culturalmente e socialmente (ne sono esempi   alle  traiettorie  e  ai  contesti  (Gargiulo  e  Margherita,  2019;
            tagliarsi, bruciarsi, graffiarsi e colpirsi; Nock, 2010).   Gargiulo,  Tessitore, Le Grottaglie e Margherita, 2020;
               L’autolesionismo non  suicidario  è  particolarmente   Whitlock e Rodham, 2013). In particolare, quello scolastico
            diffuso tra gli adolescenti e i giovani adulti, aumenta nella   rappresenta il contesto elettivo di diffusione della condotta,
            prima adolescenza, con un’età media di insorgenza stimata   al punto tale che circa il 18% degli studenti hanno riferito
            intorno ai 14 anni (Brown e Plener, 2017; Cerutti, Manca,   di  essersi feriti  intenzionalmente almeno una  volta nella



            2   Ricerche
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